Sarà presentato mercoledì 17 aprile il Rapporto sul Benessere equo e sostenibile 2023. Il Rapporto BES, curato e edito da Istat, l’Istituto Nazionale di Statistica, fornisce annualmente un quadro complessivo del benessere ed una visione delle condizioni della società italiana.
Il Rapporto è fondato su un sistema di indicatori in evoluzione. I 134 indicatori, che nella prima edizione del 2013 descrivevano l’andamento delle dodici dimensioni di base del benessere su scala nazionale e regionale, sono saliti nel rapporto Bes2022 a 152.
Salute, conciliazione tempi di vita e lavoro
Il dominio Salute, in cui nel 2019 tutti gli indicatori segnavano livelli migliori rispetto al 2010, ad eccezione di quello relativo alla mortalità per demenze e malattie del sistema nervoso degli anziani, presenta nel Rapporto Bes 2022 un’evoluzione negativa, con oltre un terzo degli indicatori rimasti stabili e oltre un quarto su livelli peggiori rispetto al 2019. Nel confronto 2019 – 2022, oltre al mancato recupero dei livelli pre-COVID per la speranza di vita alla nascita, si segnala un peggioramento per gli stili di vita: l’indicatore di sedentarietà, l’abitudine al fumo e l’indicatore di adeguata alimentazione, in particolare, si posizionano su livelli più critici rispetto a quelli osservati nel 2019.
Nel dominio “Lavoro e conciliazione dei tempi di vita” del Rapporto Bes 2022, l’Italia risulta in ritardo rispetto al resto d’Europa. Il tasso di occupazione italiano nel 2022 è di circa 10 punti percentuali più basso rispetto a quello medio europeo (74,7%), con una distanza particolarmente accentuata tra le donne: il tasso di occupazione femminile è pari al 55,0% nel nostro Paese, mentre raggiunge quasi il 70% per la media Ue27.
Verso il Rapporto Bes2023
Con la Legge 163/2016, che ha riformato la legge di bilancio, principale strumento della manovra di finanza pubblica insieme alla legge di stabilità, il Bes è entrato, con una selezione di indicatori, nel processo di definizione delle politiche economiche, portando l’attenzione sul loro effetto anche su alcune dimensioni fondamentali per la qualità della vita.
Nell’edizione di quest’anno si farà il punto sulla trasformazione del benessere nei vari domini che lo compongono, valutandone il riposizionamento rispetto al periodo pre-pandemico. Le analisi approfondiranno, inoltre, la dispersione degli indicatori tra le regioni e le disuguaglianze tra gruppi di popolazione. La presentazione si terrà presso l’Aula Magna della sede Istat di Roma. Saranno illustrati i principali risultati contenuti nella nuova edizione. Previsto un focus sulle disuguaglianze socioeconomiche nella salute attraverso gli indicatori di mortalità prevenibile e trattabile del Bes per livello di istruzione.
Chiara Ceccarelli