E’ tempo di puntare i riflettori sul sale

E’ tempo di puntare i riflettori sul sale

It’s time to shine the spotlight on SALT. “E’ tempo di puntare i riflettori sul sale” è il tema della Settimana mondiale di sensibilizzazione per la riduzione del consumo alimentare di sale, promossa dalla World Action on Salt, Sugar and Health (WASSH), associazione con partner in 100 Paesi dei diversi continenti costituita nel 2005.

La Settimana mondiale di sensibilizzazione per la riduzione del consumo alimentare di sale, edizione 2024, in svolgimento il 13 al 19 maggio, ricorda a tutti l’importanza di utilizzare meno sale in cucina e a tavola, prestando particolare attenzione anche al sale già presente negli alimenti di tutti i giorni. L’obiettivo è sensibilizzare i Governi sulla necessità di mettere in atto o rafforzare politiche finalizzate a diminuire la quantità di sale nel cibo e di incoraggiare l’industria alimentare a ridurre il contenuto di sale nei propri prodotti, considerato che circa tre quarti del sale consumato è già presente in cibi processati e confezionati e in molti Paesi, raggiunge l’80%.

WASSH sottolinea, inoltre, che l’eccessivo consumo di sale non è un problema solo delle generazioni più anziane; infatti, indipendentemente dall’età, genere o etnia, tutti possono trarre beneficio dalla sua riduzione e prima ci si adatta a una dieta a basso contenuto di sale, meglio se a partire dall’età evolutiva, meno danni si arrecano al cuore e ad altri organi.

A livello globale è stato stimato un consumo medio giornaliero di sale nel 2019 di 10.78 g/die (circa il doppio della quantità raccomandata dall’OMS) e che se fosse ridotto a 5 g al giorno si potrebbero prevenire 1,65 milioni di morti ogni anno per malattie cardiovascolari.

In Italia nel periodo 2018-2019 è stato riscontrato, attraverso la raccolta delle urine delle 24 ore in campioni di popolazione di età 35-74 anni residenti in 10 Regioni, un consumo medio giornaliero di sale pari a 9,5 grammi negli uomini e 7,2 grammi nelle donne, risultando inferiore a 5 grammi al dì soltanto nel 9% degli uomini e nel 23% delle donne. Questi valori risultano in miglioramento rispetto a quelli riscontrati nel periodo 2008-2012 (10,8 g negli uomini e 8,3 g nelle donne, con un consumo inferiore a 5 grammi al dì nel 4% degli uomini e nel 15% delle donne), sebbene restino ancora ben al di sopra di quello raccomandato dall’OMS.

Il vigente Piano Nazionale della Prevenzione (PNP) 2020-2025 (Intesa Stato-Regioni del 6 agosto 202) prevede una linea strategica di intervento per la riduzione del consumo di sale, confermando così l’importanza dell’obiettivo nel contesto della promozione di una sana alimentazione per la prevenzione delle malattie croniche non trasmissibili.

WASSH raccomanda 5 azioni concrete per ridurre il consumo di sale a meno di 5 grammi al giorno sono:

  1. usare erbe, spezie, aglio, peperoncino, erbe aromatiche e agrumi al posto del sale per aggiungere sapore al tuo cibo;
  2. scolare e risciacquare verdure e legumi e in scatola e mangiare più frutta e verdura fresca;
  3. controllare le etichette prima di acquistare per scegliere prodotti alimentari meno salati;
  4. ridurre gradualmente il sale nelle ricette preferite – consentendo alle papille gustative di adattarsi;
  5. non mettere a tavola sale e salse salate, in modo che anche i più giovani della famiglia si abituino a non aggiungere il sale.

Ch.C.

Per approfondire

https://www.salute.gov.it/portale/news/p3_2_1_1_1.jsp?lingua=italiano&menu=notizie&p=dalministero&id=6557

https://www.salute.gov.it/portale/stiliVita/dettaglioContenutiStiliVita.jsp?lingua=italiano&id=4950&area=stiliVita&menu=alimentazione

https://www.worldactiononsalt.com/