Presentazione del Programma Europeo di Sviluppo Regionale FESR e FSE+ 2021 – 2027

Presentazione del Programma Europeo di Sviluppo Regionale FESR e FSE+ 2021 – 2027

Approvato dalla Commissione Europea il 28 novembre 2022, il Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale (FESR) che prevede lo stanziamento complessivo, per il periodo 2021-2027, di quasi 523 milioni di Euro. Mentre il Fondo Sociale Europeo Plus (FSE+), approvato il 23 novembre 2022, rilascerà nel periodo 2021 – 2027 quasi 290 milioni di euro complessivi.

Per la Regione Umbria significa: migliorare le proprie capacità innovative e maggiori risorse per la ricerca; potenziare la crescita della produttività; promuovere investimenti verso la sostenibilità ambientale; aumentare il livello di inclusione sociale; favorire il protagonismo delle aree interne. Ma anche maggiori livelli di occupazione, percorsi formativi e di istruzione qualificanti e un forte impulso dell’occupazione giovanile.

Sono queste le sfide messe al centro della giornata di presentazione della strategia di investimenti europei, che ha avuto luogo giovedì 9 marzo nella sede della Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica. Una grande opportunità per rilanciare l’Umbria verso il futuro.

“L’Umbria, dopo anni di profonda crisi, sta dando segnali positivi in particolar modo nel settore imprenditoriale – afferma Donatella Tesei, presidente della Regione Umbria -. La sfida sarà quella di lavorare sempre di più in sinergia, anche attraverso le società partecipate, per non perdere l’occasione offerta dai programmi di finanziamento. Centrale – conclude – sarà il ruolo della formazione per intercettarli e valorizzarli”.

“In campo ci sono finanziamenti importanti che l’Umbria dovrà trasformare in progetti  – sottolinea Willibrordus Sluijters, capo unità Italia Commissione Europea – DG Regio -, soprattutto nei settori che ancora oggi costituiscono delle vulnerabilità. Mi riferisco, in particolare, alla sfida delle “aree interne” che caratterizza questo territorio, per la quale sono previsti 72 milioni di euro di stanziamenti. Su questo punto, la Regione dovrà mettere in campo una assistenza capillare per l’ottenimento dei fondi da parte dei territori più marginali”.

Giorgio Pezza