Riassunto
L’inaugurazione, alla presenza dell’ambasciatrice d’Italia in Russia, Cecilia Piccioni, e della vicerettrice dell’ateneo, Larisa Petruchak. è stata preceduta dalla proiezione del film “Upside Down” di Luca Tornatore, seguita da un confronto con il regista e l’attore protagonista.
È stata inaugurata il 21 marzo, in occasione della Giornata Internazionale della Sindrome di Down, la mostra “L’importante è vincere insieme”, il progetto a fumetti realizzato dalla Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica in collaborazione con l’Osservatorio regionale sulle disabilità, che racconta i valori della Convenzione ONU attraverso il linguaggio dell’illustrazione.
Dopo essere stata presentata al G7 Inclusione e Disabilità, al Palazzo di Vetro delle Nazioni Unite a New York e nella sede ONU di Ginevra, la mostra è approdata all’Università Linguistica Statale di Mosca (MGLU).
L’inaugurazione, alla presenza dell’ambasciatrice d’Italia in Russia, Cecilia Piccioni, e della vicerettrice dell’ateneo, Larisa Petruchak. è stata preceduta dalla proiezione del film “Upside Down” di Luca Tornatore, seguita da un confronto con il regista e l’attore protagonista. L’iniziativa ha coinvolto studenti e docenti della facoltà, offrendo uno spazio di riflessione su diritti, cultura e rappresentazione.
Il fumetto – composto da 20 tavole illustrate – è stato utilizzato come strumento per introdurre il dibattito sui diritti. Perché i diritti delle persone con disabilità sono prima di tutto questo: diritti umani. E lo ha fatto nei luoghi dove la cultura prende forma, all’interno di percorsi universitari e linguistici, per lanciare il messaggio che l’inclusione passa anche dalle storie che sappiamo raccontare.
«Questo progetto – afferma Marco Magarini Montenero, amministratore unico della Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica – nasce da un’idea semplice: portare la Convenzione ONU fuori dalle aule, dai convegni, dai testi giuridici. Renderla fruibile, concreta, traducibile in emozioni e immagini. Il fatto che oggi parli anche ai giovani studenti di Mosca, in un’università simbolo del dialogo linguistico e culturale, è il segno che i diritti non hanno confini, ma linguaggi da reinventare».
La tappa moscovita rappresenta un nuovo passaggio internazionale per una campagna che ha già attraversato scuole, istituzioni e sedi simboliche, rafforzando l’idea che i diritti non si spiegano solo con le norme, ma si trasmettono attraverso l’esperienza, la cultura e l’educazione.
Giorgio Pezza