Giunge alla sua 4° edizione, il congresso nazionale “Le Urgenze Internistiche” organizzato dalla Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica con la partecipazione della SIMEDET (Società di Medicina Diagnostica e Terapeutica).
Il congresso, in programma per il prossimo 10 Ottobre dalle ore 9.00 all’Ospedale di Gubbio-Gualdo Tadino, vedrà la partecipazione di relatori provenienti da varie regioni italiane.
Obiettivi del congresso
Il congresso nasce dalla necessità di mettere a confronto l’esperienza e la professionalità di diversi clinici esperti in vari settori specialistici che parleranno dell’attuale stato dell’arte sulle patologie di interesse internistico e cardiologico più diffuse come lo scompenso cardiaco, l’insufficienza respiratoria acuta nell’adulto e un tema molto caldo come le infezioni emergenti. Lo scopo è di poter rispondere alla sfida della medicina moderna che prevede la visione ‘olistica’ del paziente.
Saranno inoltre fornite informazioni aggiornate su nuovi approcci terapeutici nell’ambito dell’Ictus Cerebri, e sulle principali patologie internistiche che sono presenti nella popolazione migrante, sulle nuove prospettive nella gestione della ventilazione non invasiva e dell’ecografia in urgenza.
Quale ruolo per il medico internista
“La tipologia dei pazienti ricoverati in Medicina Interna e d’urgenza, costituita da persone anziane, affette da multiple malattie – spiega il dott. Manuel Monti, direttore del pronto soccorso dell’Ospedale di Branca e vicepresidente nazionale della SIMEDET -, rende i nostri pazienti difficili da gestire per gli altri specialisti ed è proprio in questi momenti che il ruolo dell’internista svolge un ruolo fondamentale, prendendo in considerazione il paziente nella sua interezza”.
“Il compito della SIMEDET – aggiunger il dott. Fernando Capuano, presidente nazionale della società medica -, è quello di promuovere svolgere attività finalizzate ad adeguare le conoscenze professionali e a migliorare competenze e abilità cliniche, tecniche e manageriali dei professionisti, Il nostro obiettivo – conclude Capuano – di garantire efficacia, appropriatezza, sicurezza ed efficienza alle prestazioni sanitarie erogate”.
Giorgio Pezza