Riassunto
Un progetto nato dalla collaborazione dell’Ordine dei Giornalisti Umbria e nazionale, CONI, USSI e Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica. Magarini: “Lo sport è un bene pubblico. C’è bisogno di giovani professionisti che sappiano raccontarlo e valorizzarlo”
Con l’avvio della fase selettiva, che si concluderà il prossimo primo dicembre, prende avvio ufficialmente il progetto “Academy del Giornalismo” per aspiranti giornalisti pubblicisti sportivi, nato dalla collaborazione fra la Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica, Ordine dei Giornalisti Umbria e nazionale, il CONI regionale e nazionale e la delegazione umbra dell’Unione Stampa Sportiva Italiana (Ussi).
Obiettivi del percorso formativo
Il percorso formativo/operativo, avrà la durata di due anni e darà la possibilità a dieci ragazzi e ragazze under trenta di partecipare a moduli formativi teorici e pratici sulla professione giornalistica, entrare in contatto con le realtà “dietro le quinte” di tutti gli sport e fare attività giornalistica sui “campi” di gioco.
Obiettivo: produrre e pubblicare articoli retribuiti per espletare la pratica biennale per iscriversi all’elenco pubblicisti.
Dopo la fase preselettiva, sono stati sedici gli aspiranti giornalisti pubblicisti che si sono misurati con la prima prova scritta, che prevedeva la realizzazione di un articolo partendo da una fra le sei tracce proposte oltre a un test di valutazione della conoscenza dell’ordinamento giuridico italiano. Il prossimo step è la prova orale: saranno in tredici a giocarsi l’accesso alla prima Academy del Giornalismo italiana, che verrà inaugurata ufficialmente nel mese di gennaio, alla presenza del presidente del CONI Malagò e dei ministri dello sport politiche giovanili e delle disabilità.
Lorusso (Odg Umbria): “Novità assoluta nel panorama nazionale”
“L’idea di facilitare, attraverso l’Ordine dei Giornalisti, l’accesso alla professione di giovani aspiranti pubblicisti – spiega Mino Lorusso, presidente dell’Ordine regionale dei giornalisti dell’Umbria -, rappresenta una novità assoluta nel panorama informativo nazionale.
È la risposta alle fake news, alla disinformazione, a chi vorrebbe una professione sottopagata, emarginata e relegata ad una funzione propagandistica. La democrazia vive di pluralismo ma il pluralismo deve essere qualificato, ben retribuito. Soltanto un’informazione libera e rispettata – conclude – può tutelare il diritto all’informazione e ad essere informati, garantendo la libertà e la crescita del Paese.
Ferroni (Ussi Umbria): “Restituire fiato e speranza alla catgoria professionale”
“L’Academy – sottolinea Antonello Ferroni, presidente dell’Ussi Umbria – è il frutto del lavoro congiunto e di uno sforzo comune, teso all’individuazione di un futuro diverso per l’accesso al mondo del giornalismo che cambia.
L’Ussi e i suoi partner sperano con il suo avvio di restituire fiato e speranza ad un settore e una categoria fondamentali per il bene comune ma in grave difficoltà, riportando i giovani al nostro lavoro con una prospettiva diversa, con l’ambizione di dimostrare quanto oggi più che mai sia fondamentale una informazione qualificata e professionale. Oggi – conclude – potrebbe essere il primo giorno di una nuova Era”.
Magarini Montenero (Scuola Umbra A.P.): “Lo sport, giornalismo e giovani sono un bene pubblico”
Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica, ente partner del progetto, sarà il centro organizzativo delle attività formative: “Ci sta a cuore la formazione in tutte le sue declinazioni e ci stanno a cuore i giovani – esordisce l’amministratore unico, Marco Magarini Montenero -. L’“Academy del Giornalismo” è un progetto che abbiamo sviluppato insieme all’Ordine Giornalisti Umbria, a quello Nazionale, al CONI e all’Ussi, perché crediamo che ogni attività formativa debba offrire una concreta opportunità di incisione e cambiamento delle realtà.
Lo sport, come tutte le attività che toccano la vita dei cittadini direttamente o indirettamente, è un bene pubblico. Per questo, Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica farà la sua parte mettendo a disposizione il proprio bagaglio di competenze in ambito formativo e le proprie strutture editoriali e multimediali per permettere a questi giovani di sperimentarsi nella pratica giornalistica”.
Giorgio Pezza