PREMESSA
La Psicologia dell’Emergenza è un ambito della Psicologia che opera a seguito di eventi critici improvvisi e imprevedibili, ossia in tutte quelle situazioni fortemente stressanti che mettono a repentaglio il benessere del singolo individuo di una comunità o di un intero Stato.
Gli eventi critici possono essere rappresentati da calamità naturali, eventi antropici o emergenze sanitarie. Lo Psicologo che opera in contesti emergenziali necessita di una formazione specifica in Psicologia dell’emergenza e psicotraumatologia. In contesti altamente stressanti e traumatici, all’interno dei quali la regola prima è quella di non arrecare ulteriore danno e prevenire ulteriori traumatizzazioni, è indispensabile una preparazione specifica che orienti nelle diverse fasi dell’intervento psicologico, gli scenari d’azione, la rete organizzativa, i destinatari e le finalità di intervento. L’intervento in contesto emergenziale si caratterizza per una particolare attenzione alle naturali risposte fisiologiche agli eventi stressanti e potenzialmente traumatici e adotta un paradigma di salute pubblica volto a promuovere il benessere psicologico, a prevenire e curare le problematiche più severe innescate od aggravate dall’emergenza e da esperienze traumatiche sia nelle vittime che negli operatori che operano nel contesto emergenziale. In tale paradigma, centrali sono il lavoro di rete e la promozione di sistemi di protezione sociale formali ed informali per le persone direttamente o indirettamente colpite dall’emergenza. Le raccomandazioni per i Programmi di Psicologia dell’Emergenza sono ben sintetizzate nelle Linee Guida IASC e suggeriscono che l’intervento psicologico sia programmato secondo precise linee organizzative e di attivazione, modulato secondo livelli progressivi di intensità e specializzazione e integrato con i molteplici livelli di intervento all’interno della risposta complessiva messa in atto per far fronte all’emergenza.
Al fine di rendere l’intervento psico-sociale più puntuale e funzionale possibile si rende necessario un COORDINAMENTO REGIONALE Area psicologica a supporto della Protezione Civile nelle diverse situazioni emergenziali.
Il fine del Coordinamento è quello di definire e monitorare i modelli organizzativi e le azioni da sviluppare nell’ambito della gestione psicologica delle emergenze a livello regionale, prevedendo interventi mirati da attivare sia nell’emergenza sia nel post-emergenza in sinergia con gli altri interventi di protezione civile, attraverso la messa in rete delle risorse disponibili sul territorio (sanità pubblica, associazionismo).