Suap è una pubblica amministrazione libera dal fumo

Suap è una pubblica amministrazione libera dal fumo

Villa Umbra è una “Pubblica Amministrazione libera dal fumo”. È la premessa del Regolamento antifumo adottato il 29 novembre scorso dalla Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica in vigore da metà dicembre. L’obiettivo è proteggere i non fumatori dai danni provocati dal fumo passivo e sostenere i fumatori nella scelta di smettere di fumare, sensibilizzando sui rischi connessi a questa dipendenza e dando informazioni sui servizi di disassuefazione dal fumo.

L’esposizione attiva e passiva al fumo di tabacco provoca, infatti, gravi danni alla salute. Il contrasto a tale dipendenza e, conseguentemente, la prevenzione dei gravi danni derivanti alla salute costituiscono una priorità della politica sanitaria del nostro Paese, dell’Unione Europea e della Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica che ha adottato una vera e propria policy antifumo. L’attuale normativa, particolarmente attenta alla tutela dal fumo passivo, persegue il fine primario della tutela della salute dei non fumatori, con l’obiettivo della massima estensione possibile del divieto di fumare e di stimolare il senso di responsabilità verso la salute di chi ci è accanto.

Studi e pericolosità del fenomeno sono stati al centro anche dell’ultima Giornata mondiale senza Tabacco – WNTD 2024, quest’anno dedicata ai giovani. Secondo i dati del 2022, in tutto il mondo almeno 37 milioni di giovani di età compresa tra 13 e 15 anni utilizzano qualche forma di tabacco. Nella regione europea dell’OMS, l’11,5% dei ragazzi e il 10,1% delle ragazze di età compresa tra 13 e 15 anni sono consumatori di tabacco, ben 4 milioni. Prodotti come le sigarette elettroniche e le bustine di nicotina stanno guadagnando popolarità tra i giovani. Si stima che nel 2022 il 12,5% degli adolescenti nella regione europea abbia utilizzato la sigaretta elettronica rispetto al 2% degli adulti. In alcuni paesi della regione, i tassi di utilizzo delle sigarette elettroniche tra gli studenti sono 2-3 volte superiori ai tassi di consumo di sigarette.

Chiara Ceccarelli