Riassunto
Attivato nel 2015 da INPS come sperimentazione, VALORE PA si è trasformato in un programma nazionale di aggiornamento professionale stabile per il personale della PA.
Dieci anni di formazione universitaria gratuita per i dipendenti pubblici, dieci anni di collaborazione istituzionale tra INPS, Università per Stranieri di Perugia e Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica.
È il traguardo raggiunto dal progetto VALORE PA, celebrato a Villa Umbra con un incontro che ha visto la partecipazione dei principali protagonisti di un’iniziativa che ha saputo coniugare innovazione, competenza e qualità al servizio della Pubblica Amministrazione.
Attivato nel 2015 da INPS come sperimentazione, VALORE PA si è trasformato in un programma nazionale di aggiornamento professionale stabile per il personale della PA.
La Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica, in sinergia con l’Università per Stranieri, ha contribuito a rendere l’Umbria una delle regioni più attive, con oltre 620 partecipanti formati in 10 anni: 45 corsi realizzati e circa 450.000 euro di fondi impiegati, tutti provenienti dal fondo INPS, alimentato dalla trattenuta contributiva dello 0,35% sugli stipendi dei dipendenti pubblici.
«Dietro questi numeri – ha dichiarato Sonia Ercolani, responsabile formativa della scuola – ci sono storie, competenze e relazioni. La formazione non è mai solo un dato, ma una costruzione di valore umano e professionale. Il nostro obiettivo è stato quello di attivare comunità di pratica tra i partecipanti, offrendo percorsi di alto livello che coniugano teoria e operatività».
Ha portato il saluto della Direzione regionale INPS Umbria Roberta Cuccagna, sottolineando il valore del progetto:
«VALORE PA è parte di un sistema di welfare formativo unico, finanziato direttamente da chi ne usufruisce. Nonostante il peso limitato dell’Umbria nella ripartizione nazionale, grazie alla qualità progettuale e alla collaborazione con i partner locali, abbiamo garantito percorsi formativi di grande rilievo».
Un ringraziamento sentito è arrivato anche da Rolando Marini, prorettore dell’Università per Stranieri e coordinatore scientifico del corso SOCIAL PA:
«Questi dieci anni sono serviti a rafforzare l’idea che la formazione nella PA non è un dovere, ma un diritto e una responsabilità. Con Villa Umbra e INPS abbiamo creato fondamenta solide per una pubblica amministrazione consapevole e competente. La chiave del successo è stata la capacità di fare rete».
Sulla stessa linea Francesco Duranti, docente dell’Università per Stranieri e coordinatore scientifico di altri percorsi formativi di VALORE PA, intervenuto anche a nome del magnifico rettore:
«L’Umbria ha saputo dimostrare come, anche in un contesto territoriale limitato, si possano raggiungere risultati importanti se si lavora con dedizione e visione. L’obiettivo futuro è ampliare ulteriormente l’accesso, superando alcuni vincoli burocratici e logistici ancora presenti».
Durante l’evento si è parlato anche di futuro e innovazione, con un riferimento al percorso formativo SOCIAL PA, in fase conclusiva proprio in questi giorni. Il corso di 60 ore ha coinvolto i comunicatori pubblici umbri, offrendo loro strumenti per orientarsi nell’ infosfera digitale, ideare campagne multicanale e sviluppare un approccio strategico alla comunicazione istituzionale. Due i progetti in fase di presentazione: una campagna di comunicazione per il reclutamento di giovani nella PA e un piano per promuovere il Fascicolo Sanitario Elettronico, tema chiave del PNRR.
«Il project work di SOCIAL PA – ha spiegato il giornalista e formatore Giorgio Pezza – invita i partecipanti a ragionare come direttori della comunicazione, responsabili non solo dell’informazione ma anche della reputazione dell’ente. La sfida è essere credibili, autorevoli e trasparenti in un ambiente dove il digitale e il reale sono ormai una cosa sola»
Un bilancio positivo che rilancia al futuro e a nuovi progetti. Fra questi la realizzazione di una giornata nazionale di confronto tra tutte le regioni e gli atenei coinvolti, per condividere buone pratiche e rafforzare ulteriormente questa esperienza che ha dimostrato come il valore della formazione pubblica possa essere misurato non solo in numeri, ma soprattutto in competenze, relazioni e cambiamento culturale.