Il meccanismo unionale di protezione civile (UCPM) è stato istituito nel 2001 per rafforzare la cooperazione e il coordinamento tra l’Unione europea e gli Stati membri nel settore della protezione civile. Il meccanismo sostiene gli sforzi degli Stati membri e di altri Stati partecipanti volti a proteggere principalmente le persone, ma anche l’ambiente e i beni, compreso il patrimonio culturale, dall’impatto di tutti i tipi di rischi naturali e di origine umana, comprese le conseguenze di atti di terrorismo, catastrofi tecnologiche, radiologiche o ambientali, inquinamento marino ed emergenze sanitarie, che si verificano all’interno e all’esterno dell’Unione.
E’ aperto il bando annuale per la presentazione di progetti di preparazione e prevenzione ed esercitazioni di vasta scala nel settore della protezione civile, nell’ambito dell’azione 1: Progetti di prevenzione e preparazione.
Obiettivo dell’azione è di contribuire a rafforzare la cooperazione tra i Paesi dell’UCPM e fra questi e i Paesi terzi al fine di implementare la prevenzione delle catastrofi naturali e di origine antropica.
Le attività di prevenzione si concretizzano in azioni volte a ridurre i rischi o attenuare le conseguenze negative di un disastro per le persone, l’ambiente e i beni, compreso il patrimonio culturale, mentre per le attività di preparazione si fa riferimento ad uno stato di prontezza e capacità di mezzi umani e materiali, strutture, comunità e organizzazioni che consentano di garantire una risposta rapida ed efficace a un disastro, ottenuta come risultato di azioni intraprese in anticipo.
Le proposte progettuali, che dovrebbero seguire un approccio multirischio, dovranno garantire il raggiungimento dei seguenti obiettivi:
- Migliorare la valutazione del rischio, l’anticipazione e la pianificazione della gestione del rischio di catastrofi con un impatto multi-regionale o transfrontaliero
- Costruire o espandere gli attuali strumenti di valutazione e gestione del rischio o crearne nuovi
- Rendere maggiormente disponibili strumenti e linee guida sulla valutazione del rischio, sull’analisi dei dati sulle perdite dovute a catastrofi e sul risk management.
I progetti devono avere una durata massima di 24 mesi e devono essere presentati da un partenariato che comprenda almeno 3 enti di almeno 3 diversi Stati ammissibili; il coordinatore del progetto deve essere stabilito in uno degli Stati partecipanti al programma.
Il contributo comunitario può coprire fino al 90% dei costi ammissibili di progetto per un massimo di 1mln euro.