BLSD E ASSISTENZA VENTILATORIA (Adulto- Bambino-Infante)
Area Formativa: CUFPREMESSA
L’arresto cardiocircolatorio è un evento, spesso ad esito infausto, che colpisce una grande fetta della popolazione mondiale. Nel nostro Paese il n. di casi annui registrati si attesta intorno alle 73.000 unità. Contrariamente al pensiero comune secondo il quale l’ospedale sia da considerarsi esente dalla presenza di tale problematica in quanto ritenuto “luogo sicuro” per eccellenza, anche questo ambiente è interessato dal fenomeno. La definizione di IHCA include qualsiasi arresto cardiaco che avvenga all’interno dell’ospedale sia quando esso riguardi pazienti ricoverati e/o in visita ambulatoriale, persone in visita presso l’ospedale o personale dipendente della struttura, in svariati ambienti ospedalieri. Sebbene in Italia non siano stati pubblicati dati statistici “ufficiali” sull’incidenza del fenomeno, è lecito ritenere che l’incidenza annuale di arresto cardiaco in ospedale (IHCA) non si discosti troppo da quella registrata in altri Paesi occidentali che, in base ai dati forniti dal National Cardiac Arrest Audit (NCAA) assegna un valore compreso tra l’1 e l’1,5 di IHCA per 1.000 ricoveri ospedalieri nel Regno Unito o quelli derivanti dallo studio “In-Hospital Cardiac Arrest” di Lars W. Andersen et altri secondo cui negli Stati Uniti d’America se ne verificano circa 290.000/anno. Si stima pertanto che l’incidenza degli episodi di arresto cardiaco intraospedaliero risulti ancora oggi elevata e caratterizzata da un indice di bassa sopravvivenza nel medio periodo dei soggetti colpiti, al netto del periodo maggior incidenza pandemia
COVID e malgrado il notevole miglioramento registrato nell’ultimo decennio (incremento di circa 65% del ripristino della circolazione spontanea – ROSC – e aumento della sopravvivenza alla dimissione del 15% rispetto ai dati pubblicati da IRC nel 2005). I principi di fondo e le modalità di intervento in caso di IHCA in un paziente non monitorato, sono gli stessi che caratterizzano gli arresti cardiaci extraospedalieri (OHCA) e sono orientati a favorire l’incremento del tasso di ritorno del ROSC e la sopravvivenza con esito neurologico favorevole in questa popolazione di pazienti. Atteso che l’erogazione di compressioni toraciche di alta qualità con interruzioni minime, la defibrillazione precoce e il trattamento delle cause reversibili risultano essenziali per l’aumento delle chances di risoluzione positiva dell’Arresto Cardiaco Improvviso, è doveroso sottolineare che in abito ospedaliero la disponibilità immediata di personale qualificato ed equipaggiamenti
specifici, oltre alla possibilità dell’eventuale attivazione di un team esterno di risposta rapida all’emergenza medica (MET), rappresentano un’opportunità ulteriore per garantire un approccio ottimale alla problematica. I pazienti con arresto cardiaco, sia intraospedaliero che extraospedaliero, manifestano segni premonitori e, come noto, la “sorveglianza e prevenzione” dei soggetti ricoverati, la valutazione costante di trigger pneumologici e cardiologici, il riconoscimento precoce del deterioramento clinico dei ricoverati sono accanto all’identificazione rapida dell’arresto
cardiaco e all’avvio immediato del trattamento alla base della differente composizione del primo anello delle catene della sopravvivenza proposte dall’ American Heart Association – AHA – per l’approccio in caso di IHCA piuttosto che si OHCA. Inoltre la stessa disponibilità immediata di personale qualificato ed equipaggiamenti specifici riscontrabili in ambito ospedaliero consente di adottare con rapidità una specifica strategia di gestione avanzata delle vie aeree che come dimostrato da una recente revisione sistematica ILCOR di molteplici studi, contribuisce in modo importante al miglioramento degli esiti dell’ACI rispetto ad una strategia alternativa di gestione delle vie aeree riducendo sia esiti cerebrali che il n. di decessi
Il corso si svolgerà nelle seguenti Edizioni:
1^ Edizione giovedì 8 febbraio 2024 – E7943
2^ Edizione venerdì 1 marzo 2024 – E7944
3^ Edizione Martedì 9 aprile 2024 – E7945
4^ Edizione Martedì 7 maggio 2024 – E7946
5^ Edizione Martedì 11 giugno 2024 – E7947
n. 12 partecipanti/edizione afferenti a tutte le professioni sanitarie anche non ECM.
Nel rammentare che la partecipazione all’evento dovrà essere preventivamente autorizzata dal dirigente/responsabile/coordinatore di afferenza e che l’iscrizione al corso dovrà essere effettuata entro 15 giorni antecedenti la data di svolgimento di ogni singola edizione inviando mail con richiesta di partecipazione ai seguenti indirizzi: c.formazione@aospterni.it m.camuzzi@aospterni.it , si specifica altresì che dopo aver ricevuto conferma di avvenuta iscrizione, l’eventuale assenza al corso dovrà essere opportunamente formalmente giustificata.
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