Premessa
A fronte della più ampia definizione di salute dell’OMS quale “stato di completo benessere fisico, mentale e sociale”, possiamo definire il benessere organizzativo come “capacità di un’organizzazione di promuovere e mantenere il più alto grado di benessere fisico, psicologico e sociale dei lavoratori in ogni tipo di occupazione” (Avallone F., Bonaretti M. 2003).
La filosofia della prevenzione del d.lgs. n. 81/2008 affida al datore di lavoro la responsabilità di garantire la sicurezza e la tutela della salute nei luoghi di lavoro, attraverso un processo che prevede la partecipazione di più attori. Ancor più nello specifico, il D.Lgs. 106/2009, introducendo il comma 1-bis all’art. 28, ha stabilito l’obbligo di valutare il fattore stress lavoro-correlato all’interno della valutazione di rischi. Tale valutazione integra e si collega alla prevenzione e gestione di altri rischi psicosociali, quali il contrasto ai fenomeni di violenza e mobbing in ambito lavorativo che sono, dunque, inquadrabili in questa cornice generale.
Analizzare questi fenomeni, diffonderne la conoscenza, condividerne gli strumenti evidence based di valutazione e le buone pratiche relative alla loro prevenzione e gestione, contribuisce a promuovere una cultura della sicurezza proattiva ed a trasformare i luoghi di lavoro da potenziali fonti di rischio, in ambienti promotori di salute e prevenzione delle diverse forme sistemiche di disagio psicosociale.