Approvata il 14 giugno in plenaria a larghissima maggioranza la posizione del Parlamento europeo sul Regolamento sull’intelligenza artificiale, che mantiene il riconoscimento in tempo reale tra le pratiche inaccettabili.
Inizia ora il negoziato con il Consiglio che dovrebbe concludersi entro quest’anno per l’adozione definitiva del Regolamento, che verte la discussione su alcune tematiche cruciali dei sistemi di intelligenza artificiale che presentano un livello di rischio inaccettabile per la sicurezza delle persone che saranno severamente vietati, compresi i sistemi che utilizzano tecniche subliminali o manipolative intenzionali, sfruttano le vulnerabilità delle persone o sono utilizzati per il social scoring. La partita degli emendamenti si giocherà sull’inclusione in questo elenco anche di sistemi di identificazione biometrica remota in spazi accessibili al pubblico sia in tempo reale sia a posteriori, sistemi di categorizzazione biometrica che utilizzano caratteristiche sensibili (sesso, etnia, cittadinanza, religione, orientamento politico) e dai social media o dalle telecamere a circuito chiuso per creare database di riconoscimento facciale. Ma anche sistemi di polizia predittivi (basati su profili, localizzazione o comportamenti criminali passati) e software di riconoscimento delle emozioni anche nella gestione delle frontiere, nei luoghi di lavoro e nelle istituzioni educative.
Per maggiori informazioni: https://artificialintelligenceact.eu/the-act/